Un giro d'Italia
Lentamente la luce scivola via oltre l’orizzonte in questa sera di laconici grilli e leggerissimo fruscio di foglie. Potrebbe essere Dodona secoli e secoli fa; potrei essere uno di quei sacerdoti scalzi, quasi bestie, che vaticinavano sciogliendo in esametri il canto delle fronde al vento. Potrebbe essere qualsiasi epoca ed io stessa assumere un’identità mutevole da Proteo inafferrabile, perché il momento in cui un essere umano poggia la schiena al suolo e si lascia lambire dalla notte è atemporale e universale. Eppure si vive nel tempo curvo, in qualche modo inquadrati tra ascissa e ordinata, spazio e tempo. Una gabbia? Una tela bianca? Ed ecco le mie coordinate: Cremona, campeggio in riva al Po, zolla di terra morbida, tenda a tana di volpe, 5 luglio 2021.